AREE OPERATIVE

Le attività del CeRVEnE si articolano nelle seguenti Aree operative:

AREA “Attività di formazione, documentazione e ricerca sulle attività di Previsione, Prevenzione e Gestione delle Emergenze”

La Direzione di questa Area è affidata ad un referente nominato dal Presidente della Fondazione MiDA;
La Fondazione MiDA Organizza e gestisce un “Centro di Documentazione nel campo delle emergenze non epidemiche”; La Fondazione MiDA mette a disposizione del CeRVEnE:

– la sede del CeRVEnE;
– il centro di ricerche sui terremoti e sul dopo sisma, dotato di biblioteche specializzate, archivi con banca dati e mostre didattiche-divulgative;
– l’Osservatorio permanente sul dopo sisma, che svolge una serie di ricerche sociali ed al suo interno ha una sezione che si interessa della Disastrologia Veterinaria;

La Fondazione MiDA offre il supporto alle Aree del CeRVEnE per garantire:
– adeguata formazione del personale dei Servizi Veterinari delle AASSLL e delle altre strutture operative del servizio nazionale di protezione civile (Art. 11 della Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 e smi) sui temi della attività di Previsione, Prevenzione  e Gestione delle Emergenze;
– lo sviluppo di modelli di gestione del rischio nell’ambito della attività di Previsione, Prevenzione e Gestione delle Emergenze.

AREA “Formazione, informazione e ricerca applicata”

La Direzione di questa Area è affidata ad un docente del Dipartimento di Medicina Veterinaria e produzioni Animali individuato dal Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università Federico II di Napoli, con le seguenti attività:
– definizione di progetti di ricerca scientifica e di nuove tecnologie applicate al campo delle emergenze non epidemiche, in particolare sulla Business Continuity Management (BCM, o Gestione della Continuità Operativa);
– implementazione di un Master o di un Corso di perfezionamento sui temi delle emergenze non epidemiche;
sviluppo di modelli di gestione del rischio nell’ambito delle attività di Previsione, Prevenzione e Gestione delle Emergenze;
– predisposizione di programmi di formazione del personale del Servizio Sanitario Regionale, delle professioni sanitarie, del volontariato e delle altre strutture operative del servizio nazionale di protezione civile (Art. 11 della Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 e smi) sulle attività per la sicurezza alimentare, la salute ed il benessere degli animali nelle emergenze non epidemiche, in collaborazione con l’IZSM di Portici e la Fondazione MiDA;
– partecipa a bandi di ricerca ( Regionali, Nazionali, Comunitari o Organismi Internazionali) nel campo  delle attività di Previsione, Prevenzione  e Gestione delle Emergenze.

AREA “Assistenza tecnico-scientifica”

La Direzione di questa Area è affidata ad un Dirigente Veterinario dell’Istituto Zooprofilattico individuato dal Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico, con le seguenti attività:
– creare sinergie/collegamenti con il Sistema Complesso di Protezione Civile (Comunale, Provinciale, Regionale e Nazionale) anche con specifiche intese;
– definizione di progetti di ricerca scientifica e di nuove tecnologie applicate al campo delle emergenze non epidemiche, in particolare sulla Business Continuity Management (BCM, o Gestione della Continuità Operativa);
– gestione delle esercitazioni e della formazione alle AASSLL;
– collaborazione con la Protezione Civile per la definizione di carte geografiche di rischio condivise;
collaborazione con altri Enti e predisposizione di procedure documentate e manuali;
– creare collaborazioni con il Centro di referenza nazionale IUVENE presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise;
progettare e gestire le esercitazioni regionali previste dal PRP 2014-2018 nello specifico campo di attività e partecipare alle esercitazione organizzate dal sistema complesso di Protezione Civile;
– promuove, in raccordo con le altre strutture interessate, interventi e attività previsti nell’attività B14 dei LEA “Gestione delle emergenze da fenomeni naturali o provocati (climatici e nucleari, biologici, chimici, radiologici);
– promuove attività sulla Comunicazione dei rischi;
– partecipa a bandi di ricerca ( Regionali, Nazionali, Comunitari o Organismi Internazionali ) nel campo  delle attività di Previsione, Prevenzione  e Gestione delle Emergenze;
– mette in atto ogni altra utile attività attinente le emergenze non epidemiche.

AREA “Emergenza Api ed Insetti impollinatori”

L’Area è stata istituita nel 2020, tre anni dopo rispetto alle altre aree, e ha come obiettivo principale il riconoscimento dell’Apicoltura come “Servizio Ecosistemico” oltre che agronomico. Nello specifico la Direzione di questa Area, affidata ad un docente del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali, si prefigge di svolgere le seguenti attività:
– creare una rete finalizzata al monitoraggio dello stato di salute degli apiari della Regione Campania;
– promuovere modifiche ed integrazioni della normativa regionale in materia di apicoltura;
promuovere l’informazione, la formazione continua e l’aggiornamento professionale in apicoltura, con la collaborazione attiva delle Associazioni specifiche (veterinari ed apicoltori) ed organizzazioni nazionali ed internazionali che si occupano della difesa del patrimonio degli impollinatori;
– creare sinergie/collegamenti con l’Assessorato all’Agricoltura e i Dipartimenti di Prevenzione per l’uso corretto dei pesticidi;
creare collaborazioni con il “Centro di Riferimento nazionale per l’apicoltura” istituito preso l’IZS delle Venezie;
elaborare protocolli operativi per prevenire, fronteggiare e gestire i fenomeni di spopolamenti e morie delle api;
– realizzare progetti di ricerca specifici sulle malattie dell’alveare e sui casi di morte improvvisa e di spopolamento degli alveari.