La Regione Campania diventa un modello di integrazione tra Enti nel campo della medicina veterinaria. L’occasione per ribadire gli sforzi fatti negli ultimi anni tra Regione (Servizio sanitario regionale), Università Federico II e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, è stata la tavola rotonda che si è svolta il 10 maggio presso centro Frullone dell’Asl Napoli 1 Centro.
“Il futuro della medicina veterinaria nelle Regioni Campania, Marche e Umbria”, questo il titolo dell’incontro voluto fortemente dal Centro Centro di Riferimento Regionale quello per l’Igiene Urbana Veterinaria (CRIUV). Ad aprire e condurre i lavori nella prima parte della mattinata è stato il Direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Mario Forlenza.
Preziosi gli interventi che si sono succeduti da parte dei relatori quali: il Rettore dell’Università Federico II, professore Gaetano Manfredi, I dei due rettori dell’Università di Perugia e dell’Università di Camerino, rispettivamente i professori Franco Moriconi e Andrea Spaterna. il direttore generale dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche, Silvano Severini, il direttore del Dipartimento di Medicina veterinaria e produzioni animali Federico II, Gaetano Oliva, il Direttore di Medicina veterinaria di Perugia, Luca Mechelli, il dirigente del Servizio Prevenzione, sanità veterinaria, e sicurezza alimentare della Regione Umbria, il dirigente del servizio Prevenzione, sanità veterinaria, e sicurezza alimentare della Regione Marche, Paolo Pierucci, il direttore UOD Prevenzione e Sanità pubblica veterinaria della Regione Campania, Paolo Sarnelli, i professori Riccardo Mercurio e Gianluigi Mangia del Dipartimento Management Istituzioni UNINA e Giuseppe Lanzetta, della Geoingegneria srl di Napoli.
Padrone di casa, Vincenzo Caputo Direttore del CRIUV e responsabile dei servizi veterinari dell’Asl Napoli 1 Centro. La giornata è stata un momento per ribadire la necessità dell’integrazione tra gli Enti e presentare il modello della Regione Campania, il Polo didattico integrato per l’erogazione delle prestazioni sanitarie veterinarie di elevata complessità, la didattica e la ricerca finalizzata in materia di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. Un polo voluto dalla Regione Campania “quando in seguito a difficoltà rilevate all’interno della ex Facoltà di medicina veterinaria, nacque l’idea di integrare il servizio sanitario regionale e la formazione universitaria, mettendo a disposizione strutture e personale sanitario per l’esercizio della didattica, andando incontro a esigenze formative sia di base che specialistiche”, come ha spiegato Paolo Sarnelli dirigente della Regione Campania.
Vincenzo Caputo ha spiegato come il Polo integrato si basi sul concetto di coessenzialità, sinergia tra il sistema di assistenza sanitaria e il sistema universitario. “Il Polo integrato e rispettivi centri devono fare da supporto agli enti e alle pubbliche amministrazioni, mentre il sistema di integrazione è necessario per raggiungere i livelli essenziali di assistenza (LEA) e tesaurizzare le risorse. L’esempio del CRIUV a Napoli che lavora da 18 anni ha dimostrato che gli effetti sono positivi sia sul risparmio della spesa che sull’abbattimento di un problema grave come quello del randagismo”. Caputo, inoltre, ha ribadito il concetto che oltre alla sinergia tra le istituzioni diventa importante e significativo il ruolo del medico veterinario che deve agire sui territori e che deve conquistare una sua legittimità e dignità professionale per quel che concerne la salvaguardia degli animali, e le connessioni che con essi hanno le persone e la vita sociale di una comunità”.
Presentai in occasione della tavola rotonda anche i centri di riferimento regionale, su cui si basa il Polo Integrato. I Centri istituiti sul modello operativo del primo Centro di Riferimento Regionale quello per l’Igiene Urbana Veterinaria (CRIUV) sono il CRISSAP Centro di Riferimento Regionale per la Sicurezza Sanitaria del Pescato, il CREMOPAR (Centro regionale per il monitoraggio della malattie infettive e il CRIPAT (Centro di riferimento regionale per la sicurezza della ristorazione pubblica). Infine, nel 2017 è nato il CeRVEnE che prende forma grazie all’esperienza di alcuni colleghi impegnati sulle emergenze non epidemiche. L’idea è quella di poter contribuire alle attività delle Asl in situazioni di emergenze, come calamità naturali o antropiche, sisma, incendi, alluvioni, e così via.
A chiudere la tavola rotonda è stato Silvio Borrello, Direttore generale della Sanità Animale e dei farmaci Veterinari del Ministero della Salute. Borrello ha sottolineato come il modello Campania è un modello da proporre e esportare in altre regioni e da questo punto di vista il Ministero della Salute, lo proporrà alle altre regioni italiane e alle altre AASSLL regionali.
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