Napoli, esercitazione interregionale sulle emergenze veterinarie epidemiche e non epidemiche.
La seconda giornata dell’esercitazione che si tiene a Napoli presso il centro Frullone dell’Asl Napoli 1 Centro ha visto i medici e i veterinari partecipanti al lavoro su quattro aree di intervento.
In mattinata l’attenzione si è concentrata sulla gestione di una cucina da campo. Dopo la presentazione dei lavori finora svolti dai medici e veterinari del CRiPAT (Centro di Riferimento Regionale per la Sicurezza della Ristorazione Pubblica e Collettiva e delle Produzioni Tradizionali è stata presentata l’esperienza dell’ANA (Associazione Nazionale Alpini).
Mario Arsufi tecnico tecnico della prevenzione che ha presentato l’organizzazione dell’A ssociazione Nazionale Alpini, il contesto in cui si trova ad operare, gli iscritti e la protezione civile dell’ANA, costituita da 14000 volontari di protezione civile in tutto il territorio nazionale,400 mezzi operativi, 20 unità anticendio boschivo, e l’ospedale da campo, unica struttura a livello italiano ed europeo, dotata di due moduli, uno complesso (sala operatorie, radiologia, laboratorio analisi, degenza) e uno versatile (LIght Field Hospital), composto da 8 tende pneumatiche.
Presente Stefano Foschini referente per le emergenze non epidemiche della Regione Lombardia e coordinatore del settore medico veterinario dell’Ospedale da campo. L’incontro è servito a introdurre le procedure operative di autocontrollo della cucina campale dell’ospedale da campo, ma sopratutto l’attività di formazione in essere dell’ANA, diretta ai volontari che operano nella cucina campale.
L’ANA sviluppato una attività di coordinamento sulla formazione in quanto diffusa a livello nazionale e quindi uniforme. Una formazione adatta per chi lavora sette giorni in un contesto operativo fuori dall’ordinario, con una popolazione fragile e diversificata per le abitudini alimentari, e le usanze legate alla religione e ad altri fattori. L’ANA ha esperienze da campo in Armenia, Albania, Sry Lank, Giordania e nelle emergenze nazionali dal Friuli Venezia Giulia in poi.
Nel corso della mattinata è intervenuto poi Adriano Santoro del Dipartimento di medicina veterinaria Federico II che si è soffermato sulla gestione dei grandi eventi sociali e della gestione nell’ambito delle cucine da campo per grandi eventi.
Nel corso del pomeriggio, i medici e i veterinari delle Regioni partecipanti, sono stati divisi in 4 gruppi, cucine da campo, tossinfezione, animali al seguito e disinfestazione.
Per tre ore circa ogni gruppo ha lavorato al fine di redigere linee guida e buone prassi per ogni settore e tematica affrontata. L’obiettivo è arrivare a un documento che, seppure se redatto in
maniera sommaria, sia condiviso e sviluppato da tutte le Regioni e portato e adottato a livello nazionale.
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