“Nessuna pretesa di sostituirsi ad enti o strutture esistenti, solo auspici e proposte (accolte e rafforzate dai presenti) per essere soggetto aggregante, perché Fnovi raccoglie tutti i medici veterinari che esercitano la professione”. Queste le premesse dell’incontro del 12 giugno 2019 che si è tenuto tra i rappresentanti delle associazioni nazionali impegnate nelle emergenze veterinarie non epidemiche.
I rappresentanti dei diversi assetti, istituzioni e volontariato, della medicina veterinaria pubblica e privata, accademica e militare, coinvolti nella gestione delle emergenze non epidemiche sono stati convocati a Roma per verificare la possibilità di costituire una rete nazionale. Dopo una breve presentazione del presidente Fnovi, Gaetano Penocchio, che ha anche letto alcuni contributi di colleghi non presenti in sala è stata data la parola ai colleghi che hanno accolto l’invito all’incontro e hanno avuto la possibilità di descrivere le attività svolte. L’incontro è stato occasione per sottolineare alcuni punti importanti: la gestione delle emergenze per essere efficace va pianificata, vanno attivate le strutture organizzative e le risorse locali.
Si è convenuto sulla necessità di formazione (e sono state messe a disposizione risorse) e di aggiornamento dei medici veterinari, nonché sulla creazione di un tavolo permanente di Fnovi che sarà luogo di consultazione, condivisione di buone pratiche ma anche veicolo di istanze. Come è stato ricordato da Paolo Dalla Villa direttore del Centro di Referenza Nazionale per l’Igiene urbana veterinaria e le emergenze non epidemiche dell’IZS di Teramo il valore dell’esperienza italiana è noto ed è stato evidenziato anche nella Relazione di sintesi della DG Salute e Sicurezza Alimentare riguardante la capacità di gestione delle emergenze da parte dei Servizi Veterinari in caso di catastrofi naturali dello scorso dicembre.

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