Nel corso dell’operazione “Ordigno bellico di Battipaglia” sono stati coinvolti anche i medici veterinari dell’Asl Salerno (Dipartimento di Prevenzione), per valutare e operare sugli allevamenti e la sicurezza alimentare, con un apposito Piano. Il Piano di intervento è stato strutturato sugli scenari di rischio elaborati dalla Prefettura di Salerno e sul piano di evacuazione.
Il Piano del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Salerno descrive gli interventi per le aziende zootecniche e per gli OSA (Operatori del Settore Alimentare) autorizzati dai Regolamenti comunitari 852 e 853, nel buffer di 800 metri e di 1.600 metri dal sito dell’ordigno rinvenuto. Nell’area di interesse non era presente nessuna attività classificata a rischio di incidente rilevante, invece era situato un deposito di fitofarmaci. I medici, i veterinari e i tecnici di prevenzione delle UOSD del distretto di Eboli/Battipaglia hanno pianificato ed effettuato interventi e sopralluoghi presso i 4 allevamenti e gli OSA.
Gli OSA sono stati sensibilizzati ed informati/formati al fine di superare e gestire eventuali criticità (gestione alimenti per interruzione catena del freddo e gestione eventuali altre non conformità). Il personale del Dipartimento di Prevenzione ha effettuato sopralluoghi presso le attività più esposte a criticità. L’UOSD Veterinaria ha assicurato, inoltre, un servizio di sostegno e soccorso per cani e gatti, attivando l’ambulatorio veterinario di Eboli.
Per il deposito di fitofarmaci è stato effettuato un sopralluogo per informare opportunamente il proprietario sulla corretta gestione dei prodotti presenti.
Gli interventi sono stati coordinati a livello centrale dal Dott. Arcangelo Saggese Tozzi e a livello locale dal Dott. Raffaele Bove. Il Dott. Saggese Tozzi ha tenuto i conatti con UCA ( Unità di crisi aziendale) e il Dott. Bove ha tenuto i contatti con UCREV ( Unità di crisi regionale per emergenze veterinarie).
Il giorno 8 settembre è stata attivata presso l’UOSD Prevenzione Collettiva di Eboli, diretta dalla Dott.ssa Annamaria Nobile, l’UCL (Unità di crisi locale) per il supporto della fase di allarme per il disinnesco dell’Ordigno bellico.
Il team dell’UCL composto dal Dott. Raffaele Bove, dalla Dott.ssa Annamaria Nobile e dai Tecnici della Prevenzione Dott. Gregorio Grippo e Dott. Nicola Vitale si è trasferito presso il Centro Coordinamento Soccorsi).
Intervento per le aziende zootecniche e per gli O.S.A ( Operatori del Settore Alimentare )
Nel raggio dei 700 mt. dall’Ordigno ricadono 1 allevamento ovi-caprino di circa 178 capi, 3 allevamenti bovini di circa 30 capi. Nel raggio di 1600 mt. dall’ordigno non vi sono altri allevamenti. Per quanto riguarda gli OSA autorizzati per i Regolamenti comunitari 852 – 853 nel raggio di 700 mt., utilizzando il sistema GISA sono state individuate 26 coltivazioni agricole, un commercio al dettaglio alimenti e bevande, 6 lavorazioni di frutta e di ortaggi, 6 ristorazione pubblica, mentre nel raggio di 1600 mt. ricadono 269 coltivazioni ad uso umano (agricole), 30 commercio al dettaglio alimenti e bevande, 2 commercio all’ingrosso, 2 commercio ambulante, 2 lavorazione di frutta e di ortaggi, 1 produzione di bevande alcoliche e aceti, 7 produzione cibi pronti in genere, 1 produzioni a base di latte, produzione gelateria, 5 ristorazione Collettiva, 90 ristorazione pubblica.
Attività per le aziende zootecniche
Si è provveduto a pianificare le attività zootecniche valutando la consistenza del patrimonio zootecnico e la tipologia di allevamento presenti nel buffer degli 800 o 1600 metri. Si è concordato con i proprietari degli animali le procedure più idonee per assicurare il benessere degli animali e la corretta conservazione del latte prodotto. Tutti gli allevamenti hanno una scorta di cibo e di acqua sufficiente. Gli OSA (salumerie, supermercati, ristoranti e industrie alimentari) che ricadono nel buffer restano chiusi.
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