Dissesti idrogeologici, incendi, incidenti chimici, carenze idriche, black-out, e tanti altri eventi non prevedibili possono avere importanti conseguenze sulla sicurezza del cibo che portiamo a tavola, sulla salute, sul benessere degli animali e le economie delle Aziende e degli Operatori del Settore Alimentare. Per arrivare preparati a questi eventi l’Assessorato dell’Igiene e Sanità della Regione Sardegna, assieme a rappresentanti dei Servizi Veterinari e medici dei Dipartimenti di prevenzione dell’ATS, all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale ed all’Osservatorio Epidemiologico veterinario regionale, ha lavorato alla redazione di un manuale che è stato presentato martedì 17 dicembre presso la sala anfiteatro di via Roma a Cagliari.
Il manuale dispone gli indirizzi prioritari per proteggere la sicurezza alimentare, e la salute e il benessere degli animali nel corso di eventi catastrofici a supporto delle autorità preposte – Sindaci, Prefettura, Protezione Civile, Provincia – e a tutte le strutture di soccorso.
Il documento fa parte del Piano Regionale di Prevenzione 2014-2019. Un lavoro durato cinque anni e che ha coinvolto professionisti del Servizio Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, dell’Azienda per la Tutela della Salute, i Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione e Servizi Veterinari delle ASL, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e l’Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale della Sardegna.
Per la stesura del documento sono stati utili i contributi forniti dalla Direzione generale della Protezione civile – Servizio pianificazione e gestione delle emergenze della Regione Sardegna, dalla Regione Campania e dal CeRVEnE (Centro Regionale di Riferimento Veterinario per le Emergenze non Epidemiche) della medesima regione. La Sardegna è una delle prime regioni a dotarsi di un manuale specifico per le emergenze in campo veterinario, e soprattutto ad averlo creato “dal basso”, come ha sottolineato sia la Dott.ssa Giovanna Irranca, Responsabile del Settore Igiene degli alimenti e bevande del Servizio Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare dell’Assessorato, che la Dott.ssa Chicca Masala, Responsabile della formazione e ricerca per l’Istituto Zooprofilattico
della Sardegna. “Nel solo 2017”, sottolinea la Dottoressa Masala, “sono stati coinvolti in eventi formativi circa 100 veterinari e medici, ma anche professionisti dei NAS e della protezione civile e altri soggetti che concorrono a gestire le emergenze. Gli incontri sono serviti a formarsi ma anche ad auto-formarsi, migliorarsi, costruire reti di relazione e
conoscenza fra soggetti che hanno una loro organizzazione autonoma e indipendente”.
Alla presentazione ha partecipato anche l’Ing. Mauro Merella, Direttore del servizio di pianificazione delle emergenze della Protezione Civile della Sardegna, che ha appunto sottolineato l’estrema necessità di un lavoro corale nella gestione delle emergenze.
Un altro punto molto importante sottolineato da molti dei relatori, (Dott.ssa Annamaria Coccollone dell’IZS, Dott. Antongiulio Tempesta, Dott.ssa Antonietta Sanna dell’ATS, Dott. Antonio Assaretti della ATS della Regione e e Dott. Carlo Ferrara della Regione Campania), è la comunicazione ai cittadini in occasione delle situazione di crisi. Il piano di comunicazione deve essere preparato, così come gli altri aspetti del piano di gestione, “in tempo di pace”, ha detto appunto Ferrara. La comunicazione viene definita nel momento in cui l’emergenza non c’è, tenendo conto anche che una cattiva comunicazione non solo non aiuta, ma peggiora il sistema di gestione e, in alcuni casi, può addirittura generare essa stessa una emergenza che non esiste.
Il Dott. Raffaele Bove, Direttore del Centro Regionale di Riferimento Veterinario per le emergenze non epidemiche della Regione Campania, ha inserito il lavoro svolto in un contesto più ampio sia mostrando come, solo negli ultimi anni il sistema veterinario sia entrato a pieno diritto nel campo della prevenzione, sia allungando lo sguardo su un futuro sempre più problematico dal punto di vista ambientale, in cui siccità, alluvioni e altri problemi climatici saranno sempre più frequenti. Ora la sfida è quella di fare accogliere il piano da ciascun territorio, affinché possa farlo proprio e declinarlo secondo le proprie specificità ed esigenze.
Alla presentazione del manuale hanno preso parte anche il Dott. Marcello Tidore e la Dott.ssa Donatella Garau, rispettivamente direttore Direttore generale e Direttore del Servizio sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della Regione Sardegna. L’incontro è stato introdotto dall’Assessore alla Sanità della Regione Sardegna Mario Nieddu.
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