Il CeRVenE è stato intitolato al Prof. Adriano Mantovani, padre della Disastrologia Veterinaria. Il Professore ha insegnato malattie infettive alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna, è stato direttore del Laboratorio di parassitologia del Istituto Superiore di Sanità e direttore Centro di Collaborazione OMS FAO per la Ricerca e la Formazione in Sanità Pubblica Veterinaria. In occasione dell’anniversario della scomparsa del Prof. Adriano Mantovani, Il CeRVenE ha intervistato il Prof. Romano Marabelli.
La One health nelle attività di previsione e prevenzione per la mitigazione dei rischi e nella gestione delle maxiemergenze può essere un modello per affrontare situazioni di elevata crisi?
«One health può essere un modello se si riesce a con- temperare due esigenze: una sola linea di comando e la partecipazione paritaria delle due competenze professionali Medica e Veterinaria (in ordine alfabetico); un altro elemento fondamentale è chiarire bene la capacità del Governo rispetto alla complessa attività dei Servizi indispensabili a gestirla e risolverla; spesso l’ampiezza e la visibilità dei Servizi sovrasta e, in alcuni casi sostituisce il ruolo del Governo».
Le esperienze di Sanità Pubblica Veterinaria sulla gestione delle epizoozie possono dare un contributo?
«Questo è un elemento fondamentale considerato che l’esperienza di ricerca, controllo, contenimento ed eradicazione delle malattie animali, spesso zoonosi, può contribuire con un livello di conoscenza indispensabile a ridurre i tempi della diagnostica, del bio-contenimento e della soluzione della crisi».
Il modello italiano di inserire la sicurezza alimentare nella sanità come è visto all’estero?
«Il modello Italiano è visto molto favorevolmente e con grande rispetto. Tuttavia il livello di decentramento delle nostre Istituzioni e la disgregazione del modello Dipartimentale in Sede Centrale, compromettono il rapido ed efficace raggiungimento degli obiettivi e dei risultati che questo modello potrebbe realizzare».
Negli anni la Rete degli Istituti zooprofilattici sperimentali è stato un presidio per il controllo delle malattie infettive è auspicabile la nascita di una Rete di Sanità Pubblica in un’ottica di One Medicine?
«Gli Istituti Zooprofilattici si sono rivelati un presidio indispensabile che ha garantito un elevato livello di Servizio del nostro Sistema Sanitario/Veterinario, surrogando in molte occasioni, carenze e difficoltà di carattere operativo e gestionale; la crescita qualitativa e quantitativa delle capacità degli Istituti ha certamente contribuito in maniera determinante alla posizione di eccellenza che è stata riconosciuta ai Servizi Veterinari Italiani e al decisivo sostegno alle esportazioni delle Produzioni Italiane a livello globale.
Una riflessione su una maggiore integrazione tra la Rete degli Istituti Zooprofilattici e la nascita di una Rete di Sanità Pubblica può essere affrontata solo ed esclusivamente a seguito di una chiara individuazione della Governance degli Istituti stessi, del loro Coordinamento e della ridefinizione di una Struttura Centrale di Governo della Sanità Pubblica Veterinaria e della Sicurezza Alimentare».
Cosa direbbe oggi Mantovani?
«Adriano Mantovani avrebbe molto da dire su questi argomenti e le sue riflessioni rappresenterebbero, come sempre un contributo decisivo. Aveva la capacità di riuscire a capire che la professione veterinaria avrebbe avuto una evoluzione soprattutto all’interno della società, la visione di quello che sarebbe accaduto nel futuro. Aveva una visione politica della veterinaria, nel senso più ampio del termine».
Romano Marabelli, dal 1991 Direttore generale dei Servizi Veterinari, dal 1995 Direttore Generale del Dipartimento degli Alimenti, Nutrizione e della Sanità pubblica veterinaria, dal 2005 l’OIE a Parigi, con l’incarico di Consigliere del Direttore Generale. Per la prima volta un veterinario italiano viene ammesso nell’Accademia Veterinaria di Francia. In passato Mara- belli è stato nominato Consigliere per le questioni sanitarie del Ministero degli Esteri nella Rappresentanza Italiana presso l’Unione Europea a Bruxelles. Capo Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute, dal 2014 Segretario Generale del Ministero della salute. Dal 1 settembre 2017, in forza di un Accordo tra Repubblica italiana e l’OIE è stato trasferito presso l’OIE a Parigi, con l’incarico di Consigliere del Direttore Generale. Per la prima volta un veterinario italiano viene ammesso nell’Accademia Veterinaria di Francia. In passato Marabelli è stato nominato Consigliere per le questioni sanitarie del Ministero degli Esteri nella Rappresentanza Italiana presso l’Unione Europea a Bruxelles.
Lascia un commento