Dopo il caso sospetto di peste suina africana (PSA) riscontrato in un cinghiale il 16 maggio scorso in provincia di Grosseto, si accendono nuovamente i riflettori su questa malattia virale, altamente contagiosa, che può colpire sia il suino domestico, sia il cinghiale.
Fortunatamente, la patologia non si trasmette all’uomo. Ma comporta conseguenze economiche devastanti per il settore suinicolo, sia direttamente a causa della mortalità degli animali, sia indirettamente a motivo delle restrizioni al commercio di suini e prodotti derivati.
A proposito di peste suina africana, consigliamo di leggere l’interessante testo pubblicato dal dottor Marco Esposito a margine del corso di formazione in “Disaster management in Sanità pubblica”, organizzato dal 6 settembre al 13 Dicembre 2019 dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Salerno, il Cemec (Centro Europeo per la Medicina delle Catastrofi e delle Maxiemergenze) e il Cervene (Centro Regionale di Riferimento Veterinario per le Emergenze non epidemiche).
Leggi la tesi “Peste suina africana, il fronte contagio avanza di circa 50 km/anno” del dottor Marco Esposito
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