Si terrà dall’8 al 12 settembre 2020 l’esercitazione pratica prevista nell’ambito del Corso di Perfezionamento in “Disaster Management in Sanità Pubblica”, voluto e organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali, il CeRVEnE e l’Associazione Nazionale Disaster Managemen (ASSODIMA).
La prima parte dell’esercitazione prevede un percorso formativo multidisciplinare afferente le dinamiche comportamentali degli operatori del soccorso in situazioni emergenziali. In seno al Corso di Perfezionamento, il Maestro di Salvamento della Federazione Italiana Salvamento Acquatico, dottor Ciro Gifuni, presidente dell’Associazione Rescue Squad (ARS), ha organizzato un percorso formativo multidisciplinare di auto-protezione e sicurezza in acqua finalizzato a trasmettere ai partecipanti le competenze e le abilità atte a fronteggiare situazioni emergenziali relative il rischio idraulico ed in modo particolare l’ambiente alluvionato. Il percorso formativo si basa su precisi obiettivi quali:
– Autoprotezione individuale a tutela dell’integrità della persona;
– Sicurezza necessaria ad affrontare i rischi di tipo “acquatico” in modo specifico agli eventi da allagamenti dovuti da inondazione, esondazione (ambiente alluvionato);
– Gestione dinamiche comportamentali in particolari situazioni di emergenza.
Il percorso formativo “Autoprotezione e Dispositivi Individuale di protezione in ambiente alluvionato – Sicurezza in acqua”, della durata di 2 giorni, si terrà l’8 e il 9 settembre 2020, presso il fiume Sele – Bacino Artificiale di Persano (Sa). In quell’occasione i partecipanti saranno impegnati in attività operative, utilizzando dispositivi di uso comune (abbigliamento di contingenza, stivali in gomma, k-Way, guanti, ecc.) e dispositivi di protezione individuale relativi ai particolari scenari proposti.
La seconda parte del corso, infine, prevede un’esercitazione pratica sulla sicurezza alimentare in aree di accoglienza. In particolare, come allestire un’area di accoglienza, come gestire le cucine da campo, gli organismo nocivi nelle aree di accoglienza e come smaltire i cadaveri in corso di emergenza. Sempre nella seconda parte dell’esercitazione, si dedicherà ampio spazio anche all’inquinamento delle acque e dei prodotti alimentari, alla gestione dei focolai da malattie infettive.
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