CEMEC, operando sotto l’egida del Consiglio d’Europa e dell’OMS, persegue la missione di mitigare le conseguenze dei disastri naturali e tecnologici attraverso la diffusione della cultura della medicina dei disastri e la formazione degli operatori dell’emergenza. Nel meeting annuale dell’Accordo svoltosi a Parigi il 5-6 novembre 2019, su input del Consiglio d’Europa, CEMEC ha avuto mandato di organizzare una Scuola Superiore di Formazione in Maxiemergenza (che si occupi anche degli aspetti socio-sanitari) denominata MEDIS (MaxiEmergencies and Disasters International School) destinata a divenire la Scuola di Formazione Internazionale di riferimento di tutti i Paesi aderenti all’Accordo sui Rischi Maggiori e la prima Scuola mondiale istituzionale. Tale Progetto ha già visto la sua nascita ufficiale sancita da un Protocollo d’Intesa tra i cinque paesi fondatori (San Marino, Russia, Ucraina, Malta, Slovacchia) firmato a Paestum(Campania) il 22 gennaio 2020.
L’obiettivo di Medis è formare in maniera completa ed esatta la popolazione, sanitari e laici, Enti e Istituzioni sulla gestione delle maxiemergenze e nel contempo, operare in maniera diretta e indiretta sulla diffuzione di una cultura della resilienza.
Con maxiemergenza o evento maggiore si definisce un evento che sicuramente provoca un imprevisto e subitaneo sconvolgimento dell’ordine delle cose in seguito al quale si verifica uno squilibrio temporaneo tra bisogni e risorse del soccorso. Nella gestione degli eventi maggiori lo schema organizzativo sul quale si fonda tutta l’attività è la chiave di una buona gestione dell’evento. Nell’ambito della gestione degli eventi maggiori o maxiemergenze quello che diventa assolutamente importante è modificare una situazione di caos estremo in una situazione di caos moderato, dunque gestito. Questo significa che lo schema organizzativo diventa fondamentale per permettere ai professionisti di portare la loro opera a chi ne ha necessità, cioè alle vittime. Quindi nella gestione degli eventi maggiori lo schema organizzativo sul quale si fonda tutta l’attività è la chiave di una buona gestione dell’evento.
Le moderne operazioni di soccorso richiedono non soltanto una grande tempestività e operatività, ma anche notevole integrazione fra forze diverse: servizi sanitari, psicologici e sociologici, Protezione Civile, soccorso tecnico, ordine pubblico e scienze della previsione e del monitoraggio. Spesso è proprio la mancanza di questa integrazione che ingigantisce considerevolmente le catastrofi.
Diventa sempre più urgente, pertanto, l’esigenza di garantire una gestione uniforme dei disastri nel contesto della rete nazionale dell’emergenza-urgenza e della formazione. Le strutture sanitarie sono le prime ad essere chiamate in causa per garantire la più efficace risposta nell’ambito della rete dell’emergenza. Ma una rete capace di affrontare le maxi emergenze, di qualunque natura esse siano (ambientali, belliche, epidemiologiche, idrogeologiche..) non può non poggiarsi un una cultura della resilienza.
Ma cosa si intende con questo concetto? Resilienza deriva dal latino resalio che significa saltare, rimbalzare, per estensione danzare. Il termine è stato coniato in fisica per descrivere la capacità di un corpo a resistere a un urto. In ingegneria la durezza, la resilienza alla fatica e alle sollecitazioni sono chiamate “proprietà meccaniche” di un corpo, ossia i modi in cui si comporta un materiale quando è sottoposto a sollecitazioni esterne di tipo meccanico. Nel linguaggio informatico la resilienza fa riferimento invece alla capacità e qualità del sistema che continua a funzionare pur presentando, talvolta, anomalie dei suoi elementi costitutivi.
Il concetto è stato applicato, in contesti eterogenei fra loro, anche dalle scienze sociali in riferimento a situazioni di grande vulnerabilità come ad esempio traumi, abusi, guerre, malattie, disabilità, dipendenze.
Esiste una differenza sostanziale fra l’uso del termine applicato in ingegneria e nelle scienze sociali. In entrambi i casi si può parlare della presenza di una capacità di opposizione alle pressioni ambientali ma nelle scienze sociali la resilienza implica una spinta positiva, con conseguente possibilità di uscita da una situazione paralizzante. La resilienza umana permette la costruzione e la ricostruzione, è un processo diacronico e sincronico in cui le forze biologiche dello sviluppo interagiscono con il contesto sociale per creare una rappresentazione di sé.
Ecco dunque la mission di Medis, formare per addestrare alla gestione delle maxi emergenze e nel contempo diffondere la cultura della resilienza, unico modo per creare comunità resistenti e attive anche di fronte a traumi importanti, anche di fronte a scenari estremamente difficili.
Medis si struttura su un’organizzazione che si sviluppa in macroaree: la prima territoriale, ha principalmente il compito di presidiare capillarmente il territorio (suddiviso in venti unità funzionali, una per regione), divulgare la cultura resiliente ed implementare tutte le attività previste dalla strategia della scuola. massimizzandone l’efficacia e interagire con i potenziali committenti dei corsi. con sedi sparse nel territorio, e una organizzazione tecnico didattica, composta da venti Aree ed ha il compito di formulare i corsi con i relativi moduli didattici, produrre report e analisi di contesto, elaborare proposte, documenti tecnici e programmi specifici di carattere nazionale o specifici per le diverse regioni.
AREE DIDATTICHE
- Rischio Biologico, Biocontenimento ed Emergenze Epidemiche ed Epidemiologia
- Risk Management Medicina Territoriale e Sanità Pubblica
- Emergenza Clinica Odontoiatria e chirurgia Maxillo facciale e Protesica Chirurgia Plastica ricostruttiva
- Organizzazione Logistica delle Maxi Emergenze
- Economia dei Disastri (recupero economie post catastrofe)
- Comunicazione Scientifica, giornalismo e media e social
- Tecnologie innovative, Blockchain, Intelligenza artificiale, Telemedicina, Sistemi Informativi
- Geologia e idrogeologia, climatologia
- Architettura Ingegneria Resiliente – Maxi Emergenze e ospitalità alberghiera
- Psicologia delle Emergenze
- Programmazione ospedaliera e della continuità assistenziale
- Medicina veterinaria
- Disabilità e Fragilità,
- Nutrizione e Promozione della salute/stili di vita
- Emergency nursing
- Medicina Legale e Legislazione.
- Emergenze e acquisizione dei beni. Tutela della legalità e antimafia
- Analisi Strategica Programmazione e organizzazione della prevenzione sanitaria
- Emergenze e Pubblica Amministrazione
- Emergenze e logistica dei farmaci e dispositivi medici
Il lavoro è molto, le competenze e le professionalità di chi partecipa attivamente ai lavori di Medis è elevata.
Medis sta ora potenziando accordi e convenzioni al fine di poter presentare un piano formativo efficace e strutturato su un ombrello di livelli (base, avanzato e master) al fine di poter soddisfare il fabbisogno formativo di ogni target.
di Elena Cipresso
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