Il Consiglio Superiore di Sanità (CSS) è il massimo organo di consulenza tecnico-scientifica a cui fa riferimento il Ministero della salute su questioni relative alla salute pubblica, la sua attività si concretizza tramite la formulazione di pareri ufficiali con funzione consultiva ma anche propositiva.
Il CSS infatti, in caso di necessità è interpellato dal Ministro della Salute ma anche da altre istituzioni o organizzazioni dello Stato ed è invitato a pronunciare i suoi pareri su tutto ciò che riguarda la salute pubblica e la sua tutela sia in ambito nazionale che internazionale, proponendo soluzioni di tipo tecnico prima dell’adozione, da parte del Governo, di atti legislativi ed amministrativi che andranno poi ad impattare sulla legislazione sanitaria. Altre importanti attività, tra le tante, svolte dai membri del Consiglio è proporre studi ed indagini scientifiche di interesse igienico e sanitario, formulando soluzioni a problematiche particolarmente rilevanti e proposte di norme e provvedimenti legislativi per la tutela della salute pubblica – vedi la gestione della pandemia da SARS CoV-2 e della campagna vaccinale anti Covid-19 – oltre che redigere, tramite l’ausilio di esperti del settore, standard costruttivi per la edificazione di ospedali, istituti di cura ed altre opere insistenti nel settore sanitario da parte delle pubbliche amministrazioni.
Il Consiglio superiore di sanità fin dalla sua nascita, avvenuta nel 1865 con la legge di unificazione amministrativa del Regno d’Italia, ha sempre avuto una funzione strategica nella gestione della sanità pubblica italiana; in origine era composto da un Presidente di diritto (membro nato, come si diceva allora), ruolo ricoperto dal Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino e da 12 membri (6 ordinari e 6 straordinari) tra medici, veterinari, farmacisti ed anche esperti di materie giuridiche e amministrative.
Con il passare degli anni, il CSS acquistò grande prestigio assumendo sempre più una funzione cardine nella tutela della salute pubblica nazionale, tanto è che negli atti del Senato del 1870 si legge: ” essendo il Consiglio composto dai dotti più eminenti in medicina ed igiene, che vanti la patria nostra, spetta ad esso dirigere in senso uniforme l’opera del Ministro e dei suoi agenti, cosicché il Consiglio sia considerato la “mente” del Ministro”.
Il Consiglio vide poi gradualmente crescere il numero dei membri esperti proprio in rapporto al moltiplicarsi delle esigenze e nel 1945 venne istituito l’Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità che nel 1958 portò alla costituzione del Ministero della Sanità.
Attualmente il CSS si articola nel Comitato di presidenza, nell’Assemblea generale e in cinque Sezioni ed è formato da 56 membri di cui 30 vengono nominati dal Ministero della salute in base alle loro competenze e 26 sono membri di diritto che ricoprono specifiche cariche nella sanità italiana; la durata degli incarichi è di tre anni a decorrere dalla data del decreto di nomina, attualmente l’ultimo decreto ministeriale risale al 5 febbraio 2019.
Il Ministero della Salute, tramite la Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute svolge attività di Segreteria e altre attività di supporto al funzionamento del Consiglio superiore di sanità.
Le 5 Sezioni rappresentano il motore del CSS tramite le quali vengono formulati i vari pareri, esse si occupano di tematiche di natura sanitaria e sociale, in particolare di programmazione sanitaria, di professioni sanitarie e formazione del personale sanitario, di sangue ed emoderivati, di profilassi delle malattie infettive e diffusive sia in campo umano che veterinario, di profilassi nutrizionale e sicurezza alimentare, di tutela della salute e del benessere degli animali, di farmaci e alimenti per uso umano e veterinario e di dispositivi medici.
di Mosè Alise, Medico veterinario di sanità pubblica
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