di Alessandra Tesone
Si è inaugurata, con la prima giornata del 22 Ottobre 2021, la serie di incontri che promuoveranno punto per punto l’”Agenda 2030: per uno sviluppo sostenibile”. L’Agenda, sottoscritta dai paesi membri dell’ONU per promuovere una prevenzione sostenibile in un grande programma d’azione, ha come obiettivo resilienza e circolarità nella mitigazione dei rischi, tramite la formazione continua, e l’analisi e valutazione del territorio e dei rischi ad esso associati. Nella cornice della sede OMCEOSA, messa a disposizione dall’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Salerno, si è esplorato il primo dei 17 punti: “Sconfiggere la Povertà”.
Dopo l’introduzione del dott. Raffaele Bove, prima di entrare nel dettaglio, i relatori intervenuti hanno potuto esprimere il loro impegno in una collaborazione trasversale che reclutasse forze dai più diversi ambiti di interesse. Riconoscendo, tra i 17 punti dell’Agenda, ampie aree d’azione che coinvolgono i rispettivi campi e sottolineando ancora una volta il concetto di One Health alla base dell’approccio multidisciplinare alle tematiche in questione. Concetto cardine anche nel discorso del dott. Aniello Anastasio, del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali Federico II.
Il dott. Orlando Paciello, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Salerno, ha fatto luce sulla stretta pertinenza tra l’operato dei Medici Veterinari e molti punti dell’Agenda 2030. La correlazione tra salute dell’ambiente, salute degli animali e salute dell’uomo, alla base del concetto di One Health, rappresenta anche uno dei maggiori punti d’incontro con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile. Unitamente all’impegno per il sostegno ad iniziative come il Banco Alimentare, che si è rivelato di primaria importanza soprattutto in questo periodo caratterizzato da un’emergenza pandemica.
La sostenibilità è stata anche il fulcro dell’intervento del dott. Maurizio Camillo, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Salerno. Dieta Mediterranea e piccole realtà a Km0 sono state poste come una possibile soluzione per valorizzare il territorio, e promuovere, allo stesso tempo, un consumo sostenibile. Tematica alla quale si è riallacciata anche la dott.ssa Rosa Lampasona, Assessore all’Ambiente del Comune di Agropoli.
Anche l’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Salerno, rappresentato dal Presidente Giovanni D’Angelo, ha dimostrato l’interesse in molteplici punti dell’agenda, dalla formazione alla salute, passando per la riforma del comparto sanitario. Dopo aver sottolineato l’importanza del capitale umano, ha ribadito quella del ruolo degli Ordini Professionali, che “camminando insieme” possono essere un mezzo di collaborazione su temi comuni.
In tema di formazione e promozione della salute, la dott.ssa Rosa Zampetti dell’UOSD dell’ASL di Salerno, ha ribadito la centralità della formazione nelle scuole e nelle comunità al fine di renderle attive ed ecosostenibili. Multidisciplinarità ed intersettorialità risultano ancora una volta parole d’ordine per promuovere comportamenti, individuali e collettivi, responsabili, a favore dei temi dell’Agenda 2030.
L’attenzione si è poi spostata sul ruolo essenziale della biodiversità negli ecosistemi. Il dott. Gennaro Di Prisco del CNR – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante- ha offerto una panoramica su piante ed impollinatori e sulla stretta relazione con i cambiamenti climatici. Api da miele ed impollinatori selvatici, non solo come baluardo di biodiversità ma come vero e proprio indicatore di salubrità.
La triade economico-sociale-ambientale per la sostenibilità caratterizzerà invece l’impegno dell’ASL di Salerno. Il Direttore Sanitario dott. Ferdinando Primiano ha enfatizzato la necessità di difendere il territorio, fonte di vita, in relazione al punto 15 dell’Agenda.
La giornata è entrata poi nel vivo con l’intervento della dott.ssa. Francesca Bove, e del presidente del Centre de Formation Agrotouristique CasaBio, Boubacar Sogue Seydi in collegamento dal Senegal. Si è preso in esame il primo punto dell’Agenda 2030 con rifermento al progetto CasaBio nel sud del Paese. Sedhiou, una delle regioni più povere, fondata soltanto nel 2008, è scenario di povertà estrema ulteriormente peggiorata dalla pandemia che ha evidenziato la dipendenza per la fornitura di viveri. Gli obiettivi dell’Agenda vengono condivisi a pieno, in relazione alla cooperazione allo sviluppo, alla lotta alla malnutrizione e all’autonomia alimentare, con particolare attenzione all’agricoltura Bio, nonostante le difficoltà climatiche. Cambiamento climatico, scarse risorse idriche, fiumi che diventano sempre più salati e lunghi periodi di siccità sono solo alcune delle problematiche relative all’agricoltura ed all’allevamento che possono avvalersi soltanto di strumenti rudimentali. In questo contesto, realtà come CasaBio sono la maggior espressione dei propositi dell’Agenda.
In conclusione, l’intervento della dott.ssa Chiara Iannaccone ha riassunto gli scopi del primo incontro per la presentazione dell’Agenda 2030: per uno sviluppo sostenibile. Nell’ottica di un mondo sempre più interconnesso dove le risorse scarseggiano, e a farne le spese sono le fasce di popolazione meno tutelate e più povere, le piccole azioni quotidiane non devono passare in secondo piano. Anzi rappresentano il mezzo più tangibile per il cambiamento.
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