Di Alessandra Tesone
Venerdì 12 Novembre, nella cornice storica del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali della Federico II, si è svolto il quarto incontro sull’Agenda 2030, dedicato all’obiettivo “istruzione di qualità”.
La stretta interconnessione con gli altri punti dell’agenda è stata subito chiara durante l’intervento di apertura della dott.ssa Chiara Iannaccone. L’assenza di problematiche basilari quali fame, povertà, salute e benessere, disponibilità di acqua pulita concedono la formazione di un livello culturale in grado di garantire uno stile di vita dignitoso. Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, però, queste sono problematiche quotidiane, associate anche a discriminazioni di diversa natura. L’istruzione fornita dovrebbe essere specifica per l’età del discente, permettendo una crescita personale e sociale.
Il concetto è stato approfondito dal dott. Davide De Biase, ricercatore presso il Dipartimento di Farmacia all’Università di Salerno, che ha introdotto il “lifelong learning”; secondo il quale l’istruzione e la formazione devono essere continuative e permanenti negli anni, in modo da garantire la costruzione di una buona società. In un’epoca di cambiamenti è spesso necessario doversi uniformare a determinati standard per poter dimostrare la qualità e superiorità delle proprie produzioni e ciò è possibile solo attraverso una formazione eccellente e continuativa.
Con il suo intervento la dott.ssa Francesca Bove ha sottolineato come spesso citando un’istruzione carente si pensi all’Africa e ai paesi in via di sviluppo, ma che in realtà sia un grosso problema presente anche in Italia. Tale problematica è stata ripresa e approfondita dalla dott.ssa Rosanna De Simone, medico e insegnante, che ha sottolineato oltretutto la disparità di genere nell’accesso all’istruzione, per la quale un numero sempre maggiore di donne è escluso. Si è poi analizzato il calo della qualità dell’istruzione, notevolmente ridotta in seguito alla pandemia; che ci ha mostrato come le famiglie socialmente ed economicamente più svantaggiate mostrino tassi più elevati di analfabetismo funzionale e dispersione scolastica.
Al termine dell’incontro il prof. Luigi Esposito, ricercatore di zootecnia speciale Università Federico II, ha esplorato i risvolti pratici di un’istruzione continua ed avanzata applicata all’ambito agro-zootecnico, dove la consapevolezza della relazione tra l’ambiente e l’uomo porta a benefici diretti ed indiretti agli ecosistemi, creando un ponte tra ecologia ed economia. In questo ambito, proprio come visto in precedenza, le competenze derivanti da un’appropriata istruzione risultano una delle armi più potenti per rispondere agli obiettivi dell’Agenda.
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