di Alessandra Tesone
Nel weekend del 4 e 5 dicembre si è svolto il corso per i volontari della Protezione Civile di Napoli e Caserta sul tema “Igiene, sicurezza alimentare e gestione animali in un’area di accoglienza”. Il corso, diviso in una parte teorica e una pratica, si è svolto presso il Centro del Servizio di Volontariato giovanile della Protezione Civile di Caserta e ha avuto, quindi, come sfondo l’imponente Reggia.
Dopo i ringraziamenti al responsabile della sede SVG di Caserta, Enzo De Lucia e l’introduzione del coordinatore del corso, dott. Raffaele Bove, si è subito entrati nel vivo delle lezioni.
La prima relatrice, dott.ssa Tesone, ha fornito una panoramica degli argomenti che sono stati poi trattati e approfonditi durante il corso illustrando l’opuscolo distribuito. La presentazione, strutturata come un fumetto, ha permesso di raccontare in maniera semplice ma efficace le problematiche che si possono avere in corso di emergenza, ma soprattutto ha posto l’accento sulle procedure e i semplici gesti preventivi da attuare.
In rappresentanza del CRIUV (Centro di riferimento regionale per l’igiene urbana veterinaria), i dott. Tuccillo e Cestaro hanno fatto un’approfondita panoramica della gestione degli animali in un campo di accoglienza, tenendo conto che non solo cani e gatti, ma anche volatili, rettili ed esotici in generale sono presenti ormai comunemente nelle case delle persone. È stata più volte ribadita l’importanza del rapporto tra il proprietario e l’animale, ormai considerato essere senziente ed in quanto tale da tutelare fortemente, favorendo qualora possibile la vicinanza al proprio nucleo familiare. Cruciale è quindi il ruolo del veterinario, coinvolto nelle decisioni riguardanti il benessere animale in situazioni d’emergenza, insieme al Capo campo e ai proprietari.
Il team del CRIPAT (Centro di riferimento regionale per la sicurezza della ristorazione pubblica e collettiva e produzioni agroalimentari tradizionali) ha invece posto l’attenzione sulla gestione del reparto mensa. In questo ambito sono numerosissime le criticità che si possono presentare e che sono in grado di causare problematiche più o meno gravi. Il dott. Iavarone ha posto l’accento sull’importanza di fornire corrette diete agli ospiti, non solo in termini calorici, ma anche sotto l’aspetto della qualità nutrizionale. Nonostante ci si ritrovi in casi emergenziali è fondamentale somministrare una dieta completa e variegata adatta ad età, sesso, mansioni svolte ed eventuali patologie presenti.
Pulizia e disinfezione sono stati i concetti cardine della presentazione della dott.ssa Vallone, a partire dal corretto abbigliamento fino ad arrivare alla somministrazione degli alimenti. Tutti i possibili pericoli o le eventuali contaminazioni che si possono avere durante le preparazioni sono stati presentati ai volontari anche attraverso esempi quotidiani e casalinghi. Il fine ultimo del discorso è stato la responsabilizzazione del personale e come attraverso semplici gesti si possono evitare problematiche, che in larga scala in un campo di accoglienza, possono diventare disastrose.
Il dott. Rice ha poi parlato di problematiche sempre più diffuse nella popolazione: le intolleranze e le allergie. La gestione delle diete speciali presenta delle criticità notevoli, che però, con una corretta formazione del personale addetto alla cucina, possono essere ridotte e facilmente gestite. Anche in questo caso ordine e pulizia, oltre che una corretta manipolazione degli alimenti, consente di ottenere pasti sicuri.
Nella seconda giornata sono stati approfonditi i concetti basilari riguardanti gli infestanti. Il dott. Amabile ha chiarito la facilità con cui si possono attirare gli infestanti all’interno del campo. Residui alimentari e rifiuti sono i principali responsabili della loro presenza. Anche in questo caso, mantenendo tutto pulito e in ordine si può ridurre la possibilità della loro comparsa, associando esche e trappole per monitorarne la presenza.
Sono stati poi mostrati dei video in cui si è potuta osservare la differenza tra una situazione ideale di un’azienda per la ristorazione collettiva e una cucina da campo. Nonostante gli spazi ristretti di lavoro le corrette procedure da attuare sono identiche.
Si è poi passati alla parte pratica in cui i volontari hanno potuto toccare con mano ciò che, nella giornata precedente, era stato somministrato teoricamente, entrando nel modulo ristorazione fornito dall’Associazione. Il team del CRIPAT insieme a una volontaria dell’Associazione ha accompagnato i partecipanti nella cucina in piccoli gruppi, sottolineando le possibili difficoltà cui si va incontro senza una corretta gestione di tempi e spazi.
Il personale della Protezione Civile si è mostrato molto interessato ai concetti esposti, dando vita ad un vivace dibattito basato sulle proprie esperienze oltre che su personali curiosità. Gli stessi relatori, prendendo come esempio le vicende esposte, hanno potuto ulteriormente approfondire determinati contenuti e modalità di risoluzione.
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