di Alessandra Tesone
Venerdì 10 dicembre si è tenuto l’incontro settimanale dell’Agenda 2030: per una prevenzione sostenibile. Il lavoro dignitoso e la crescita economica, fondamenti dell’ottavo obiettivo dell’Agenda, sono stati affrontati da molteplici punti di vista ed in numerosi aspetti dai relatori intervenuti.
L’intervento di apertura di Yvan Sagnet, Presidente della rete NO CAP, ha trattato ed approfondito le condizioni di sfruttamento cui sono sottoposti, fin troppo spesso, i braccianti. Non solo al sud, ma anche al centro nord, molti prodotti tipici ed eccellenze, grande vanto del nostro Paese, sono in realtà prodotti da operai che vivono in condizioni di semi-schiavitù. L’importanza della creazione di un bollino di riconoscimento per le filiere etiche ed ecosostenibili, che consente al consumatore di scegliere in maniera consapevole, fa in modo che nessun aspetto della filiera di produzione venga trascurato. Inoltre evita che possa cadere sotto il controllo degli autori di un sistema scorretto di sfruttamento, favorendo invece l’affermarsi di imprese, agricole e non, che si fondano sui diritti dei lavoratori. Concetto ripreso dal direttore del CERVENE, il dott. Bove, che ha sostenuto l’importanza della “One Health”, fondata su una profonda alleanza sociale, economica ed ambientale.
Il Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Salerno, il dott. D’Angelo, che ha offerto la sede dell’Ordine come punto d’incontro per la conferenza, ha poi mostrato come questo sia un problema non più locale, ma globale, e che solo un cambiamento delle priorità, che siano quindi rivolte al futuro, consentirà di ridurre le problematiche derivanti da catastrofi sempre più preannunciate e palpabili anche per via dei cambiamenti climatici.
Il dott. Giordano, Direttore generale A.O.U. Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, ha invece posto l’accento sul Sistema Sanitario Nazionale. Per quanto in Italia tutto il comparto alimentare, sia vegetale che animale, sia sotto uno stretto controllo sanitario, in quanto percepito come fattore fortemente incidente sulla salute, i finanziamenti che riceve il SSN sono scarsi soprattutto se si vanno a considerare le spese affrontate e ancora da sostenere per l’emergenza Covid. I problemi maggiori si avranno quando i finanziamenti saranno sempre minori ma le necessità ancora alte. È stata quindi preannunciata la creazione di “Ospedali di comunità” in cui pazienti con patologie croniche potranno essere assistiti in maniera consona senza mettere ulteriormente in difficoltà le strutture già cariche di pazienti in acuzie.
Il concetto di lavoro dignitoso è stato affrontato dal dott. Bubbico, in prima istanza, da un punto di vista costituzionale. Ricordando come sia di fondamentale importanza conoscere la cornice normativa che disciplina i rapporti di lavoro. Troppo spesso, infatti, l’uguaglianza nei trattamenti, oltre che retributiva, non è garantita. Una grossa problematica è costituita non solo dal lavoro nero, ma anche da quello grigio, ovvero falsi part-time che mascherano lavoro full-time estremamente sottopagato. Da qui, l’importanza di maggiori controlli oltre che la nuova introduzione da parte della Commissione Europea di fissare i minimi salariali. Ciò consentirebbe a donne, giovani, persone specializzate e non, di essere trattate in maniera adeguata ed essere retribuite secondo il proprio lavoro.
La giornata si è chiusa con l’intervento sull’Agricoltura 5.0 di precisione del dott. De Vita. L’impiego di sensori permette di monitorare e conoscere tutti i fattori intrinseci ed estrinseci delle lavorazioni: non solo le peculiarità dell’ambiente e del clima, ma anche caratteristiche proprie della pianta, con adattamento delle metodiche di produzione e gestione. In passato l’uso smodato di concimi e fitofarmaci, senza una precedente analisi delle possibili carenze per le coltivazioni, ha creato non pochi problemi all’ambiente: suoli e falde acquifere inquinati, spreco di capitali e di risorse. La tecnologia consente ormai di conoscere criticità e punti di forza delle varie produzioni, facilitando così un’agricoltura sostenibile per l’ambiente e per l’uomo.
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