Il fumetto “Anna e Mary – Una storia di caporalato, di vittime e d’impegno percorrendo l’Agenda 2030” è un progetto promosso dal CERVENE – Centro regionale per la Prevenzione e Gestione delle Emergenze con lo scopo di sensibilizzare la società civile ai principi dell’Agenda 2030.
Per promuovere i principi e gli obiettivi dell’Agenda 2030 nelle scuole e tra i giovani in generale, abbiamo scelto l’immediatezza e il dinamismo del fumetto. Realizzato da Francesca Ferrara e Francesca Enrica Bove, “Anna e Mary” illustra i 17 obiettivi da raggiungere per garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano.
Il fumetto “Anna e Mary” è ambientato in provincia di Napoli, nel campo Paradiso. Un campo di raccolta dove i diritti dei braccianti sono violati e calpestati. La giovane senegalese Mariama, soprannominata “Mary”, da pochi mesi arrivata in Italia in fuga da un matrimonio combinato, si ritrova a lavorare al campo Paradiso dove incontra Anna.
Anjeza, detta “Signora Anna”, di origine albanese, vive ormai in Italia da 20 anni senza aver ricevuto il permesso di soggiorno. Da alcuni mesi lavora al campo Paradiso per aiutare la sua famiglia in Albania, che preferì pagare gli studi ai suoi fratelli nonostante il suo sogno di diventare un grande ingegnere. Riservata e logorata dalle difficoltà della vita, Anna “non vuole problemi” ma rivede in Mary la ragazzina disperata, orgogliosa e determinata che lei era stata. Decide così di guidarla e accompagnarla nella lotta ai valori e ai diritti calpestati nell’inferno del campo Paradiso.
La storia di “Anna e Mary” vuole essere una denuncia della situazione di sfruttamento e precarietà che vivono i braccianti nel sud Italia, attraverso il racconto di fatti descritti e analizzati all’interno dell’Agenda 2030, per raggiungere i 17 obiettivi comuni per uno sviluppo sostenibile.
“Obiettivi comuni” significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, come invece purtroppo accade. Molto spesso l’Agenda 2030 viene percepita come un programma d’azione che riguarda paesi lontani; ad esempio: “Povertà zero” in Africa, “Uguaglianza di genere” in Afghanistan, e così via. Sorprendentemente tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono raccontati e denunciati nella storia di “Anna e Mary”, ambientata in provincia di Napoli. Appare evidente allora che nessuno deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità. Ogni giorno, ognuno di noi può partecipare al raggiungimento di un traguardo importante.
Viviamo insieme l’Agenda 2030.
Lascia un commento