1 AGOSTO – EMERGENZA API E INSETTI IMPOLLINATORI
L’apicoltura produce un fatturato di un miliardo di euro in Europa, ben poca cosa rispetto al fatturato dell’olio o del vino (11 miliardi solo in Italia). Ma l’apicoltura ha una funzione molto più importante, garantire la vita delle api mellifere che a loro volta garantiscono l’80% dell’agricoltura mondiale. Se non ci fossero le api e tutti gli altri insetti impollinatori, a estinguersi sarebbe l’agricoltura. È solo un aspetto tra i tanti affrontati nel corso della giornata “Emergenza Api e Insetti impollinatori” nell’ambito della Summer School organizzata dal Cervene “Cambiamenti climatici e disastri naturali”. A iniziare la giornata Marino Quaranta del CREA che ha esposto il ruolo delle api nell’agricoltura. Proseguendo, sono state presentate le ricerche in corso da parte di Gennaro di Prisco del CNR sugli Agroecosistemi, di Luciano Ricchiuti dell’IZSAM, di Paola Maiolino che si è soffermata sugli agrofarmaci e le api sentinelle per l’inquinamento ambientale, di Karen Power che ha delineato lo stato di salute in declino delle api in Regione Campania, fino al progetto di Patrizio Catalano (veterinario apistico Fnovi) che attraverso le api sta misurando l’impatto ambientale del Termovalorizzatore di Acerra nei territori circostanti, con esiti positivi che possono rassicurare la popolazione. La giornata è proseguita con la presentazione delle due pubblicazioni “Quaderni sulla Sanità Pubblica: Emergenza api e insetti impollinatori” (MIdA edizioni) e il Fumetto “L’ape Tina e il cucciolo di uomo”, programmata alle ore 18.30 presso il Centro visite Trentova di Agropoli.
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