di Salvatorica Masala, Veterinario Dirigente responsabile Struttura
e Cristiana Serra, collaboratrice di ricerca, esperta in comunicazione SVA Pianificazione della Ricerca, Formazione e Educazione Sanitaria Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna
Quasi 1500 persone sfollate, oltre 20mila ettari di territorio, di boschi, oliveti e campi coltivati ridotti in cenere, aziende agricole devastate, case danneggiate. È il pesantissimo bilancio del terribile incendio che ha deturpato il Montiferru, area verde e boschiva dell’Oristanese, in Sardegna nell’estate del 2021.
Da quella terribile esperienza di circa un anno fa è partita la riflessione al centro del convegno “Ruolo del medico veterinario nelle emergenze non epidemiche”, che si è tenuto proprio nella città di Oristano dal 22 al 24 settembre all’interno della sala convegni della pregevole struttura dell’Hospitalis Sancti Antoni.
L’appuntamento è stato organizzato dall’Ordine dei medici veterinari della provincia sarda, ed ha fatto dialogare per tre giorni esperti di diverse professioni provenienti da ogni zona d’Italia. Il tema delle emergenze è stato affrontato da tutti i suoi molteplici punti di vista: la prevenzione, la pianificazione, la formazione, la gestione, la comunicazione, il dopo emergenza; esaminando un po’ tutti i vari tipi di eventi: dai terremoti, agli incendi, inondazioni, ma anche pericoli di tipo tecnologico e ambientale.
A fare il punto su quali funzioni spettino ai veterinari durante gli allarmi e su come e da quali punti di vista affrontarli, sono stati circa 20 professionisti di tutto il Paese. Fra gli altri, sono intervenuti il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, Giovanni Filippini, Il direttore tecnico del CeRVEnE, Raffaele Bove, la vice presidente FNOVI, Daniela Mulas, Giuseppe Moniello, direttore della scuola di specializzazione sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche.
Tante le questioni al cento del dibattito. Ad esempio, i nuovi rischi collegati al mutamento climatico, ma anche i problemi connessi alla conservazione degli alimenti e la loro possibile compromissione dal punto di vista della sicurezza alimentare, passando per lo smaltimento delle carcasse degli animali e la necessità e l’urgenza di avere una formazione specialistica sulle emergenze nella costruzione della figura professionale del veterinario.
A conclusione dell’incontro, nel corso dell’ultima giornata, si è svolta una simulazione di un evento avverso, che ha previsto l’evacuazione del canile di Oristano.
A margine del lavoro congressuale è stato inoltre possibile visitare una mostra fotografica, relativa appunto al disastroso incendio del luglio del 2021, ed è stato proiettato un documentario sul tema. Gli autori del filmato sono Mattia Mura e Massimiliano Marraffa, che hanno raccolto le drammatiche testimonianze sull’evento.
Il convegno è stato organizzato con il contributo della Federazione nazionale Ordini veterinari italiani, la collaborazione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, il Centro di referenza veterinaria per le emergenze non epidemiche della Regione Campania, la Protezione civile sarda, il Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università di Sassari. È stato inoltre patrocinato dagli Ordini dei medici veterinari di Cagliari e Nuoro, dalla Società italiana di patologia ovicaprina e dall’Asl di Oristano.
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