Il 5 maggio 1998, una pioggia incessante si abbatte sulla provincia di Salerno. Dalle due del pomeriggio, e a diverse velocità, oltre 140 frane si abbattono sui comuni di Quindici, Bracigliano, Siano, San Felice a Cancello, Sarno e altri centri del salernitano e del napoletano, con circa 40 colate di fango per oltre 2 milioni di metri cubi di materiale. Nella sola Sarno 137 persone restano uccise e altre perdono la vita a Bracigliano, Quindici e Siano. In totale i morti sono 160, centinaia i feriti, migliaia le persone senza casa. In termini di vittime, Sarno è il più grave disastro idrogeologico che ha colpito l’Italia negli ultimi 50 anni, dopo il Vajont nel 1963 e Stava nel 1985. Nell’arco di 18 ore, 178 case sono completamente distrutte, 450 danneggiate.
25 anni dopo la frana il 5 e 6 Maggio a Sarno si è tenuta la EXE Sarno 2023 a cura del Dipartimento di Protezione civile nazionale, a cui ha partecipato anche il Polo Integrato con i suoi Centri di riferimento regionali, in particolare il Cervene, il Criuv, il Cripat e il Cresan.
Diverse le attività messe in campo dai Centri di riferimento, dalle attività nelle cucine da campo, all’allestimento di un’infermeria veterinaria a supporto delle unità cinofile, dal trasporto in elicottero di balle di fieno e foraggio alle simulazioni di salvataggi di animali feriti, come pecore o vacche.
Nel pomeriggio del 5 maggio, inoltre, si è tenuta una tavola rotonda sulle modalità di intervento possibili in caso di emergenze con particolari riferimenti ai rischi incendio e idraulico, alla sicurezza alimentare nelle emergenze, all’emergenza Api e Insetti Impollinatori, al censimento dei Pet e al loro ricongiungimento con i proprietari. Sono intervenuti il Professore Orlando Paciello, Presidente Ordine Veterinari di Salerno, i professori Luigi Esposito e Manuela Martano del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Sanità Pubblica, il dottore Gennaro Di Prisco del CNR, alcuni dei componenti del vecchio COC protagonisti dell’emergenza di 25 anni fa e Michele Buonomo, dirigente Legambiente.
Inoltre, nel corso delle giornate il Cervene ha organizzato momenti di divulgazione e allestimenti di mostre e stand per sensibilizzare le scuole alle tematiche sulle emergenze e soccorso animali, e sulla sicurezza alimentare.
All’esercitazione è intervenuto anche il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio che ha assistito ai diversi momenti previsti, dalle simulazioni di ricerca dei dispersi a seguito di colate di fango, alla simulazione di interventi per la rimozione di materiali detritici con mezzi speciali, alla simulazione di soccorso di animali feriti e trasporto foraggio. Alle attività hanno preso parte diverse Organizzazioni di volontariato di protezione civile regionale, le ASL, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.
Lascia un commento