21 Ottobre 2019 Ricorrenza
Era il 21 ottobre del 1953 quando un violento nubifragio interessò la Calabria Centro-Meridionale. La pioggia, dapprima di modesta intensità, iniziò a scendere nel pomeriggio, ma aumentò rapidamente e in maniera copiosa, raggiungendo valori notevoli nel corso della notte. Alle 9 del mattino del giorno successivo a Badolato erano già scesi 362,1 mm di pioggia, mentre a Stilo 315.2mm. Buona parte della provincia di Reggio Calabria e di Catanzaro furono interessate da alluvioni e nubifragi, e le piogge continuarono a cadere anche nei giorni successivi aggravando ancora di più la situazione, che iniziò a migliorare solo dal 28. Si è trattato di un evento meteo intenso, che ha provocato dissesti idrogeologici di non poco conto. La fiumana Valanidi, ad esempio, a ovest di Reggio Calabria, raggiunse livelli mai visti prima: le falde degradate, a causa anche delle elevate pendenze delle pareti del vallone della fiumana, incrementando il peso specifico del liquido, aumentarono la forza d’urto della piena. Nello stesso capoluogo di provincia furono si distrussero circa 5000 case e i profughi furono 4000, a causa dello straripamento di alcuni torrenti, soprattutto nelle zone periferiche della città. Numerosi paesi e località della provincia hanno subito la stessa sorte, con allagamenti, frane e crolli di ponti che in molti casi hanno isolato interi paesi. Anche il centro di Catanzaro e la provincia di Cosenza furono interessati da frane, esondazioni, allagamenti, interruzioni delle comunicazioni stradali e crolli. I morti furono più di 100 e altrettanti i dispersi.