Esondazione Fiume Tanagro e Sele - 2010
7 Novembre 2023 Ricorrenza

L’evento alluvionale verificatosi dal 7 all’11 novembre 2010 ha interessato il Vallo di Diano (SA) con una cumulata totale di 200 mm di pioggia, pari ad un quinto della pioggia che mediamente cade in un intero anno. Da ciò ne è scaturita una piena del Tanagro nei giorni 8, 9 e 10 novembre 2010, che ha causato l’innalzamento del battente idrico di alcuni metri. La piena ha provocato la rottura degli argini in ben sette punti, ha causato l’allagamento di circa 4.500 ha nei comuni del Vallo di Diano. È stato calcolato che i danni relativi alle sole opere idrauliche ammontano a 12.568.000 €. Anche il comparto zootecnico, presente sul territorio, ha subito notevoli danni: nel solo comune di Sala Consilina si sono avuti circa 400 ovini morti per annegamento; mentre una trentina di capi bovini sono stati spostati dall’allevatore in modo autonomo in luoghi sicuri. Ad Atena Lucana un intero gregge di circa 200 capi è stato spostato in collina. Alcuni fienili sono stati danneggiati dall’acqua, con ingenti partite di fieno rese inutilizzabili. Infine, nella zona nord del Vallo di Diano oltre ad alcuni capi ovini dispersi, circa quaranta lepri allevate sono morte annegate. Inoltre sono stati distrutti i campi di erba medica ed altre foraggere destinate all'alimentazione degli animali.
La cronaca:
Il Vallo di Diano, vasto comprensorio a sud di Salerno, si è trasformato in una sorta di grande lago a causa della violenta ondata di maltempo e dell’esondazione del fiume Tanagro. Moltissimi i fabbricati allagati, mentre nelle campagne gli animali vagano dopo essere fuggiti dalle stalle tutte invase dall’acqua. La strada statale 19 in diversi punti è invasa dal fango.
Nell'agro Sarnese Nocerino il torrente Solofrana, che affluisce nel fiume Sarno, a Pagani ha rotto gli argini. Gravi i disagi e numerose le famiglie fatte sgomberare. A sarno e Siano permane lo stato di preallarme scattato nel pomeriggio di ieri. I tecnici dei centri operativi comunali hanno provveduto per tutta la notte a monitorare i versanti dei monti che sovrastano i due comuni salernitani e assicurano che fino a questo momento i canali di scolo hanno retto all'abbondante pioggia.
Circa 300 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni nelle località di Trentalone di Gromola e Ciurnito del comune di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno, a causa dello straripamento del fiume Sele in almeno tre punti. Si trovano comunque nei pressi delle loro abitazioni, in attesa di un miglioramento delle condizioni del tempo. Le acque hanno raggiunto numerosi campi coltivati e i piani bassi delle abitazioni. Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno, la Protezione civile e gli operai del consorzio sinistra Sele.